La grande alluvione sulla costiera amalfitana

Il 25 ottobre 1954 la pioggia cominciò a cadere con intensità moderata dalle 13:00, ma già intorno alle 17:00 l’acqua scendeva copiosa. All’improvviso un vero proprio nubifragio inondò la zona, raggiungendo l’apice fra le 20:00 e la mezzanotte, quando caddero ben 500 mm di acqua. La pioggia proseguì per tutta la notte e fino al giorno successivo.
La zona più colpita fu quella della costiera amalfitana fino a Salerno, devastando in particolare le località di e Vietri sul Mare, Cava de’ Tirreni, Salerno, Maiori, Minori e Tramonti.
Fra morti e dispersi si contarono 318 vittime, 250 feriti, e almeno 5.500 senzatetto.
La furia impetuosa delle acque causò frane in più zone. Una di queste, staccatasi dal pendio di un monte disboscato da poco tempo, rase al suolo un ponte monumentale di un acquedotto e il centro abitato di Molina.
Da Cava de’ Tirreni, i due torrenti Bonea e Cavaiola, trascinarono in mare una quantità spropositata di detriti, che crearono addirittura una spiaggia, quella di Vietri.
Commovente il racconto non ne avevo mai sentito parlare.
Ti sei dimenticato di citare quello che hanno fatto nei campi di concentramento i tuoi amichetti tedeschi.
Uno che 2019 ancora osanna quella merda di gente può fare solo pena.
Ha avuto la fine che meitava.