La principessa Diana è morta

Il 31 agosto 1997 alle 4,15 di mattina l’agenzia France Presse annuncia al mondo, con un flash di una sola riga, «La principessa Diana è morta».
La sera prima la fuga, poco prima di mezzanotte, dall’Hotel Ritz di Place Vendome (albergo di proprietà della famiglia Fayed è difesa disperata della loro privacy). Probabilmente vogliono raggiungere lo splendido «hotel-particulier» che Dodi possiede nel 16/mo arrondissement.
Ma la potente autovettura nera, cinquemila di cilindrata, nell’infilarsi nel sottovia a velocità elevatissima per sfuggire ai fotografi in moto, in una curva a sinistra imbocca in pieno il «pilastro e poi si accartoccia contro la parete del sottovia.
Si chiude a fisarmonica tutta la parte anteriore della macchina stritolando tutto quello che c’è all’interno. Il clacson suona a lungo e dalle lamiere spuntano gli air-bag gonfiati. Ma dentro l’autovettura c’è solo morte e strazio.
Nel punto dell’impatto, dopo la rimozione della Mercedes diventata ammasso informe di ferraglia; all’alba appaiono già dei mazzi di fiori dedicati ai fidanzati segreti.
SIAUSPICA UN G. DELLA MEMORIA PER TUTTI GLI OLOCAUSTI
Mi sarebbe piaciuto vederlo... sono nata a Luzzara nel 1947 e il mio primo ricordo è l'alluvione del 1951.
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Il più grande assassino e genocida della storia.Hitler al confronto distribuiva cioccolatini nei campi di sterminio.