La vergogna di suonare a Sun City

“Sun City era un resort di livello internazionale in Sudafrica e la posizione quasi totalitaria della scena rock era che suonare in Sud africa voleva dire in un certo senso appoggiare l'Apartheid. (Paul Gambaccini - 2011)”
In quegli anni la lotta all'aphartheid era attivissima. Questo movimento razzista, rafforzatosi durante la seconda guerra mondiale, sotto la guida di un gruppo di intellettuali afrikaner filonazisti istituì una vera persecuzione contro la popolazione nera, originaria del continente africano. L'intenzione del governo Sudafricano, era di voler pianificare lo sviluppo sociale del paese in base ai vari gruppi razziali, ciascuno in armonia con le proprie tradizioni. In realtà, negli anni a seguire, una politica corrotta si attivò nell'esclusivo interesse degli afrikaner, a discapito della popolazione nera che venne perseguitata e subì molti tra i peggiori soprusi della storia. Le Nazioni Unite, nel 1976 inserirono l'apartheid nei Crimini Contro l'Umanità.
In questo senso è quindi comprensibile il messaggio che l'Onu voleva trasmettere al governo sudafricano: tu (governo) discrimini i neri, e io (Onu) ti taglio fuori dal mondo, e, tra le tante cose di cui ti privo, non ti do la possibilità di avere le nostre grand band internazionali nei tuoi stadi.
La maggior parte degli artisti rock e pop del panorama mondiale si adeguarono alla regola di non suonare in Sudafrica e soprattutto a Sun City, un parco di divertimenti riservato esclusivamente ai bianchi nel Bophutswana, repubblica al tempo solo formalmente indipendente da quella del Sudafrica. Questi artisti, riuniti in una super band creata per l'occasione e denominata 'Artist United against Apartheid (composta tra i tanti da Bob Dylan, Ringo Starr, Lou Reed, Peter Gabriel, Bob Geldof, U2, Keith Richards) incisero addirittura un brano di protesta intitolato 'Sun City' dove, nel testo, veniva chiaramente ribadito e confermato il concetto che, per combattere l'apartheid, gli artisti non avrebbero suonato a Sun City. (Ain't gonna play sun city).
Ma non tutti i gruppi e gli artisti aderirono a questa politica. Ve ne furono alcuni che, nonostante le disposizioni inserirono Sun City tra le location dove esibirsi.
Tra questi, Elton John, Frank Sinatra, Rod Stewart e i Queen.
Il resto è storia. I Queen organizzarono una decina di date a Sun City nell'ottobre 1984 e, al termine del tour, come 'premio', entrarono a far parte di quella manciata di artisti che vennero etichettati come 'approfittatori', per aver suonato a Sun City.
Ho appena appreso (fonte: Corriere della Sera) che alcuni scienziati europei stanno discutendo circa la sicurezza ambientale delle centrali nucleari a fissione. Uno dei nodi da sciogliere per accedere eventualmente ai finanziamenti europei è l'analisi di costi/benefici, estesa all'intero ciclo di vita delle centrali, incluso il loro smantellamento ed il deposito delle scorie.
Inoltre dovrebbero dirci da quali Paesi esteri verrebbe importato il materiale fissile.
Renato Perago
È veramente incredibile questa storia che guarda caso esce fuori solo dopo la morte di Califano che non può più essere qui a dare la sua versione dei fatti. Tra gli autori risultano in quattro,compreso Califano, che tra l'altro incise anche una sua versione al maschile. La stessa Mia Martini disse che il testo,non un rigo, fu riscritto da Califano. Trovo veramente poco signorile, oserei dire non in linea con la grandezza della poesia che si esprime in questo straordinario pezzo, il voler disconoscere i meriti artistici di Califano, il voler stilare percentuali tra gli autori, tra chi ha scritto un rigo chi due e chi tre.
Conoscevo da tempo Universo25 e Calhoun, di cui ho letto l'originale.
Ovunque sembra si sia per scontata una nozione cruciale... Che cos'è, in dettaglio, un ruolo sociale?
A.V.