Lino Banfi, al secolo Pasquale Zagaria parla del suo grande amore

Durante una trasmissione televisiva Lino Banfi racconta della Moglie malata:
“A Lucia devo tutto. Mollò tutto per me, con il padre che voleva uccidermi, perché la portavo via. Facemmo la famosa fujitina: ci sposammo alle 6 del mattino in una sacrestia.
Il matrimonio durò 5 minuti, uscendo da li promisi: alle nozze d'oro daremo una festa da principi. Così è stato, abbiamo festeggiato a Roma con principi veri che neanche conoscevo, ma che avevo invitato pur di farla sorridere.
Non riesco ad accettare che mia moglie non stia bene e in un momento in cui mi sarei solo voluto godere la vita accanto a lei. Abbiamo fatto una vita morigerata, mai un viaggio all'estero o una crociera. Adesso che potremmo non ci muoviamo per via della sua malattia, l'Alzheimer. Altri miei colleghi se la spassavano tra sesso e festini, ma io no. Sono sempre stato a casa, con le pantofole accanto a mia moglie e ai miei figli.
Abbiamo passato insieme periodi difficili e problemi - i cravattari pagati 3 milioni per un piccolo prestito negli Anni 60, mi sento in colpa per avere messo la moglie di fronte alla sofferenza. E' meglio che abbia dimenticato quelle cose brutte.
Ho lavorato con le più belle attrici europee ma nei miei pensieri c'è sempre stata solo lei. Ho rifiutato di recente un ruolo che mi avrebbe portato in Germania perché le sarei dovuto rimanere tre mesi lontano. Mi sorride, mi riconosce e capisce bene qual è e quale sarà la sua condizione.
A volte mi chiede come farò quando lei non riuscirà più a riconoscermi... Io, per tranquillizzarla le dico che è semplice : ci ripresenteremo un’ altra volta"...
Così racconta Lino Banfi, al secolo Pasquale Zagaria, nato l’11 luglio 1936 anche se, in realtà, mamma Nunzia partorì ad Andria il 9 luglio del 1936. ‘Ma era tradizione delle balie registrare il bambino un po’ dopo, per regalargli qualche giorno di giovinezza in più’.
Tante, troppe inesattezze in questo articoletto!
Ho appena appreso (fonte: Corriere della Sera) che alcuni scienziati europei stanno discutendo circa la sicurezza ambientale delle centrali nucleari a fissione. Uno dei nodi da sciogliere per accedere eventualmente ai finanziamenti europei è l'analisi di costi/benefici, estesa all'intero ciclo di vita delle centrali, incluso il loro smantellamento ed il deposito delle scorie.
Inoltre dovrebbero dirci da quali Paesi esteri verrebbe importato il materiale fissile.
Renato Perago
È veramente incredibile questa storia che guarda caso esce fuori solo dopo la morte di Califano che non può più essere qui a dare la sua versione dei fatti. Tra gli autori risultano in quattro,compreso Califano, che tra l'altro incise anche una sua versione al maschile. La stessa Mia Martini disse che il testo,non un rigo, fu riscritto da Califano. Trovo veramente poco signorile, oserei dire non in linea con la grandezza della poesia che si esprime in questo straordinario pezzo, il voler disconoscere i meriti artistici di Califano, il voler stilare percentuali tra gli autori, tra chi ha scritto un rigo chi due e chi tre.