Come nasce una canzone: My way

Il 30 dicembre 1968 Frank Sinatra incide My Way. Paul Anka ha scritto il testo sulle note di Comme d'habitude di Claude François, che aveva a sua volta utilizzato un motivo composto da Jacques Revaux.
Paul Anka, che si trovava nel 1968 in Francia, ascoltò Comme d'habitude alla radio.
Colpito dal brano, pensò a un adattamento in inglese. Dopo essersi recato a Parigi per trattare l'acquisto dei diritti, compose i versi e sottopose la canzone, intitolata ora My Way (A modo mio), a Frank Sinatra.
La versione inglese non è un adattamento, ma un testo a sé stante, che non ha nulla a che vedere con la versione originale: è la storia di un uomo, forse vicino alla morte, che traccia un bilancio della sua vita e non ha molti rimorsi poiché ha sempre vissuto a modo suo. Il tema calzava a pennello per Sinatra, che però non ne fu colpito.
A convincerlo ci pensò sua figlia Nancy: secondo lei era appropriato per il padre che incarnava il mito americano del self-made man.
Sinatra ammise più volte di odiare la canzone, che pure era stata "molto buona con lui", opinione confermata dall'altra figlia Tina in un'intervista alla BBC: il padre la trovava "autoindulgente e autodeclamatoria".
Il brano diventa subito un simbolo del repertorio del grande Frank e viene ripreso da molti altri artisti tra cui Elvis Presley, Mireille Mathieu, Sid Vicious, Nina Hagen e più recentemente Michael Bublé.
Commovente il racconto non ne avevo mai sentito parlare.
Ti sei dimenticato di citare quello che hanno fatto nei campi di concentramento i tuoi amichetti tedeschi.
Uno che 2019 ancora osanna quella merda di gente può fare solo pena.
Ha avuto la fine che meitava.