Viene presentato il primo PC della storia: Olivetti P101

Il 22 aprile 1964, si apriva sotto la pioggia a New York la fiera mondiale dove verrà presentato il primo personal computer della storia. L’Italianissimo P101 della Olivetti.
Nel mondo dell’informatica vengono utilizzati quasi esclusivamente termini in lingua inglese, anche se per molti il primo personal computer (abbreviato in Pc) è un progetto al 100% italiano. L’idea del primo Pc prese forma nel 1962 nella mente dell’ingegnere Pier Giorgio Perotto e del suo team e prima di diventare nota con il nome di Programma 101 fu ribattezzato “Olivetti Perottina”, in omaggio al suo ideatore.
Olivetti decise di puntare sul costo concorrenziale della macchina: 3200 dollari contro il 18mila necessari per l’acquisto di un Pdp-8 della Digital Equipment Corporation. Oltre al prezzo concorrenziale, il progenitore del Pc era facilmente programmabile, rendendo superfluo l’intervento di tecnici specializzati. Questi due aspetti fondamentali gli assicurarono un successo inimmaginabile, con 44mila esemplari venduti in tutto il mondo. Il 90% delle vendite avvenne negli Stati Uniti, influenzando il futuro mercato a tal punto che in una campagna pubblicitaria della Apple di alcuni anni fa la macchina Olivetti era inserita tra i computer che hanno segnato la storia dell’informatica.
L’azienda di Ivrea contribuì anche allo sbarco sulla Luna degli astronauti della missione Apollo 11 nel 1969. La Nasa acquistò una decina di P101 e li utilizzò per pianificare alcuni aspetti fondamentali della missione, come la compilazione delle mappe lunari, la scelta della località di allunaggio e il calcolo della traiettoria del viaggio.
Ho appena appreso (fonte: Corriere della Sera) che alcuni scienziati europei stanno discutendo circa la sicurezza ambientale delle centrali nucleari a fissione. Uno dei nodi da sciogliere per accedere eventualmente ai finanziamenti europei è l'analisi di costi/benefici, estesa all'intero ciclo di vita delle centrali, incluso il loro smantellamento ed il deposito delle scorie.
Inoltre dovrebbero dirci da quali Paesi esteri verrebbe importato il materiale fissile.
Renato Perago
È veramente incredibile questa storia che guarda caso esce fuori solo dopo la morte di Califano che non può più essere qui a dare la sua versione dei fatti. Tra gli autori risultano in quattro,compreso Califano, che tra l'altro incise anche una sua versione al maschile. La stessa Mia Martini disse che il testo,non un rigo, fu riscritto da Califano. Trovo veramente poco signorile, oserei dire non in linea con la grandezza della poesia che si esprime in questo straordinario pezzo, il voler disconoscere i meriti artistici di Califano, il voler stilare percentuali tra gli autori, tra chi ha scritto un rigo chi due e chi tre.
Conoscevo da tempo Universo25 e Calhoun, di cui ho letto l'originale.
Ovunque sembra si sia per scontata una nozione cruciale... Che cos'è, in dettaglio, un ruolo sociale?
A.V.