Scoperta dei raggi X

Il giorno 8 novembre 1895 durante alcuni esperimenti sui raggi catodici, Wilhelm C. Roentgen scopre, per sbaglio, radiazioni elettromagnetiche inaspettate, che chiama raggi X (poiché di natura sconosciuta).
Sarà una scoperta importantissima in ambito medico, tanto da fargli guadagnare il primo premio Nobel per la Fisica (1901) ed una laurea onoraria di dottore in Medicina.
La scoperta fu casuale dovuta al daltonismo dello scienziato Röntgen, durante gli esperimenti tenuti nel suo laboratorio, decide di verificare le teorie dei fisici tedeschi Heinrich Hertz e Philipp Lenard riguardo i raggi catodici, cioè fasci di elettroni prodotti all’interno di un tubo catodico.
Durante i suoi esperimenti, è solito, a causa del suo daltonismo, togliere le fonti di luce ed oscurare completamente la stanza. Dopo aver avvolto il tubo con un foglio di carta nero, all’improvviso si accorge che un altro foglio di carta sul tavolo, ricoperto di sale di platino e bario, è diventato luminoso.
Il fisico deduce che la fluorescenza è causata dall’emissione dei raggi invisibili che fuoriescono dal tubo. Dopo aver preso altri oggetti ed averli posti tra la traiettoria dei raggi emessi ed una lastra fotografica, nota che un’immagine di essi resta impressa sulla lastra: l’immagine del contenuto degli oggetti e della loro struttura interna.
Chiamata la moglie, Anna Bertha Ludwig, le pone la mano tra il tubo e la lastra. Quello che li fa rimanere a bocca aperta è la vista dello scheletro della mano, con tanto di anello al dito: si può considerare la prima radiografia della storia, Röntgen scopre i raggi X. Li chiama in questo modo per indicare appunto che i raggi sono “sconosciuti”.
Ho appena appreso (fonte: Corriere della Sera) che alcuni scienziati europei stanno discutendo circa la sicurezza ambientale delle centrali nucleari a fissione. Uno dei nodi da sciogliere per accedere eventualmente ai finanziamenti europei è l'analisi di costi/benefici, estesa all'intero ciclo di vita delle centrali, incluso il loro smantellamento ed il deposito delle scorie.
Inoltre dovrebbero dirci da quali Paesi esteri verrebbe importato il materiale fissile.
Renato Perago
È veramente incredibile questa storia che guarda caso esce fuori solo dopo la morte di Califano che non può più essere qui a dare la sua versione dei fatti. Tra gli autori risultano in quattro,compreso Califano, che tra l'altro incise anche una sua versione al maschile. La stessa Mia Martini disse che il testo,non un rigo, fu riscritto da Califano. Trovo veramente poco signorile, oserei dire non in linea con la grandezza della poesia che si esprime in questo straordinario pezzo, il voler disconoscere i meriti artistici di Califano, il voler stilare percentuali tra gli autori, tra chi ha scritto un rigo chi due e chi tre.
Conoscevo da tempo Universo25 e Calhoun, di cui ho letto l'originale.
Ovunque sembra si sia per scontata una nozione cruciale... Che cos'è, in dettaglio, un ruolo sociale?
A.V.