Perchè la Norvegia regala l'albero di Natale agli Inglesi ogni anno?

Il 6 Dicembre alle 18.00 si svolge la tradizionale cerimonia dell’accensione dell’albero Natalizio che ogni anno svetta sulla piazza di Trafalgar Square.
Si tratta di una abete rosso selezionato dalle foreste che circondano Oslo e poi trasportato nel Regno Unito via mare.
È dal 1947 per la precisione che lo Stato Norvegese regala a Londra l’albero natalizio come segno di gratitudine per il sostegno avuto dalla Gran Bretagna durante la seconda guerra mondiale.
Tutto partì nel 1940 ovvero quando la Norvegia fu invasa dai nazisti: all’epoca il re Haakon VII fuggì a Londra dove non solo gli fu concesso un rifugio, ma ebbe anche la possibilità di formare un governo in esilio denominato “London Cabinet“. Per questi motivi a South Kensington nacque il movimento di resistenza norvegese che aveva l’obiettivo di liberare il Paese dai nazisti e renderlo nuovamente indipendente.
Londra, quindi, giocò un ruolo fondamentale nel processo di liberazione della Norvegia e quindi Oslo, per ringraziare lo stato britannico sia per l’ospitalità che per il supporto dimostrato, ogni anno porge in dono un suo abete da poter sfoggiare a Trafalgar Square.
L’atmosfera Natalizia di Trafalgar Square è resa ancora più magica dalla musica che inonda tutta la piazza.
Ho appena appreso (fonte: Corriere della Sera) che alcuni scienziati europei stanno discutendo circa la sicurezza ambientale delle centrali nucleari a fissione. Uno dei nodi da sciogliere per accedere eventualmente ai finanziamenti europei è l'analisi di costi/benefici, estesa all'intero ciclo di vita delle centrali, incluso il loro smantellamento ed il deposito delle scorie.
Inoltre dovrebbero dirci da quali Paesi esteri verrebbe importato il materiale fissile.
Renato Perago
È veramente incredibile questa storia che guarda caso esce fuori solo dopo la morte di Califano che non può più essere qui a dare la sua versione dei fatti. Tra gli autori risultano in quattro,compreso Califano, che tra l'altro incise anche una sua versione al maschile. La stessa Mia Martini disse che il testo,non un rigo, fu riscritto da Califano. Trovo veramente poco signorile, oserei dire non in linea con la grandezza della poesia che si esprime in questo straordinario pezzo, il voler disconoscere i meriti artistici di Califano, il voler stilare percentuali tra gli autori, tra chi ha scritto un rigo chi due e chi tre.
Conoscevo da tempo Universo25 e Calhoun, di cui ho letto l'originale.
Ovunque sembra si sia per scontata una nozione cruciale... Che cos'è, in dettaglio, un ruolo sociale?
A.V.