Jean-Paul Sartre, nel 1977 la sua visione dell’Unione Europea

Jean-Paul Sartre, scrittore e filosofo francese padre dell'esistenzialismo. Ecco cosa scriveva nel 1977 sulla vera natura di quella che diventerà l'Unione europea che già prima di nascere mostrava il suo peccato originale.
"L'Europa che ci presentano signori Carter Schmidt, Giscard e Andreotti non ha alcun rapporto con l'internazionalismo proletario, è estranea all'Europa dei lavoratori che per un secolo è stata l'ideale del movimento operaio occidentale.
Trovo ridicolo questo entusiasmo per le elezioni europee e l'Unione economica. Alla fine tutto si ridurrà ad un'egemonia della Germania, e per un po' della Francia, con i paesi del sud eternamente vessati e gli inglesi che saranno vinti dalla propria spocchia, pronti a farsi un mercato proprio".
Commovente il racconto non ne avevo mai sentito parlare.
Ti sei dimenticato di citare quello che hanno fatto nei campi di concentramento i tuoi amichetti tedeschi.
Uno che 2019 ancora osanna quella merda di gente può fare solo pena.
Ha avuto la fine che meitava.