I templi del sottosuolo di Tokyo

I “Templi del sottosuolo” sono un sistema di drenaggio esterno dell'Area Metropolitana di Tokyo, un comparto di canalizzazioni di 10 metri di diametro e di smisurati pozzi di raccolta, in cui svettano colonne alte fino a quasi 70 metri, che raccoglie l'acqua in caso di precipitazioni estreme, convogliandola in ciclopiche cisterne.
Costruita tra il 1993 e il 2006, questa gigantesca opera raccoglie le acque in esubero di quattro fiumi e le conduce a 50 metri di profondità, in un tunnel che si snoda per 6,3 km, prima di immetterle nel fiume Edo.
La gigantesca vasca costruita a 22 metri nel sottosuolo, è lunga 177 metri, larga 78 e alta 18. E ciascuno dei 59 pilastri che la sorreggono pesa 500 tonnellate. La vasca è poi collegata a quattro enormi pompe in grado di processare più di 200 tonnellate d'acqua al secondo (ossia l'equivalente di una piscina da 25 metri).
La struttura, pensata per drenare gli allagamenti dopo forti tempeste o tifoni, viene sfruttata circa sette volte l'anno ed è ormai divenuta anche un'attrazione turistica, dove si tengono tour guidati tre volte al giorno.
Ho appena appreso (fonte: Corriere della Sera) che alcuni scienziati europei stanno discutendo circa la sicurezza ambientale delle centrali nucleari a fissione. Uno dei nodi da sciogliere per accedere eventualmente ai finanziamenti europei è l'analisi di costi/benefici, estesa all'intero ciclo di vita delle centrali, incluso il loro smantellamento ed il deposito delle scorie.
Inoltre dovrebbero dirci da quali Paesi esteri verrebbe importato il materiale fissile.
Renato Perago
È veramente incredibile questa storia che guarda caso esce fuori solo dopo la morte di Califano che non può più essere qui a dare la sua versione dei fatti. Tra gli autori risultano in quattro,compreso Califano, che tra l'altro incise anche una sua versione al maschile. La stessa Mia Martini disse che il testo,non un rigo, fu riscritto da Califano. Trovo veramente poco signorile, oserei dire non in linea con la grandezza della poesia che si esprime in questo straordinario pezzo, il voler disconoscere i meriti artistici di Califano, il voler stilare percentuali tra gli autori, tra chi ha scritto un rigo chi due e chi tre.
Conoscevo da tempo Universo25 e Calhoun, di cui ho letto l'originale.
Ovunque sembra si sia per scontata una nozione cruciale... Che cos'è, in dettaglio, un ruolo sociale?
A.V.