Mario Carrara fu uno dei padri della medicina legale italiana, proseguendo gli studi di Cesare Lombroso, e passò alla storia come uno dei pochissimi docenti universitari italiani che rifiutarono il Giuramento di fedeltà al Fascismo.
Fu considerato uno dei massimi esperti italiani criminali, venendo chiamato a consulta in molti casi di grande rilievo. Nel 1904 divenne direttore del Museo di antropologia criminale di Torino, che dal 1909, insieme a quello di Roma, divenne l'archivio criminale ufficiale d'Italia. Dal 1909 diresse la rivista «Archivio di antropologia criminale, psichiatria e medicina legale» e nel 1911 tradusse e ampliò il volume Diagnostica anatomo-patologica di Johann Orth.
Nell'autunno del 1931, i docenti universitari furono obbligati a prestare un giuramento di fedeltà al fascismo, soltanto in 12 si rifiutarono, perdendo la cattedra e il lavoro.
Mario Carrara fu uno di questi, e venne escluso da tutte le cariche pubbliche. Nell'ottobre 1936 fu arrestato per attività contro il regime fascista, Detenuto alle carceri Nuove di Torino, dove continuò a lavorare al suo Manuale di medicina legale, morì nel giugno successivo.
La lettera di rifiuto del giuramento |
novembre 1931 Ill.mo Signor Rettore,
Ricevo dalla S. V. l'invito a prestare giuramento secondo il disposto dell'art. 18 del R. Decreto-Legge 1927 [sic, per: 1227] del 28 agosto 1931; ma debbo con rincrescimento informarLa delle ragioni che mi trattengono dallo aderirvi. Se, come appare dal contesto dell'articolo citato, con la nuova formula mi si chiede di contrarre impegni di natura prettamente politica, debbo far osservare che questi sono al tutto estranei alla materia esclusivamente tecnica del mio insegnamento: almeno quale ho impartito ormai per lunghi anni e con risultati, che non sta a me valutare, ma di cui la mia coscienza è paga. Tale era, del resto, il mio stretto dovere di sereno cultore di scienza e di insegnante, dovere che assunsi volonterosamente entrando nella Università dello Stato, e che sarò ben lieto di continuare ad assolvere ancora, se potrò farlo con animo sgombro da ogni preoccupazione e con quella libertà di indirizzo che è necessaria ad ogni attività del pensiero.
Con ogni considerazione Suo Mario Carrara
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Articolo di: Pietro Frattini
Commovente il racconto non ne avevo mai sentito parlare.
Ti sei dimenticato di citare quello che hanno fatto nei campi di concentramento i tuoi amichetti tedeschi.
Uno che 2019 ancora osanna quella merda di gente può fare solo pena.
Ha avuto la fine che meitava.