La prima foto storica che ritrae la cottura degli arrosticini

Il 13 ottobre del 1930, a Civitaquana durante una festa religiosa, viene scattata la prima foto che immortalava la cottura tradizionale degli arrosticini, intitolata “L’arrosticciere in piazza”, stampata anche sulla copertina del libro “Gli Abruzzi dei Contadini” (1923-1930) della Textus Edizioni che raccoglie la documentazione fotografica degli studiosi svizzeri Paul Scheuermeier e Gerhard Rohlfs.
Si legge nella nota di commento alla foto nel libro: “Il grande giorno di festa un macellaio ha montato il suo forno da campo a fianco alla chiesa (vedi il rilievo romanico sul muro della chiesa ! ).
Tra alcuni mattoni ha acceso un fuoco di lignite e sopra dispone rametti di olivo e sanguinello lunghi 30-35 cm, sui quali ha infilazato 6-8 piccoli pezzi di carne di pecora. La carne salata viene arrostita nel proprio grasso. 1 spedarell costa 30 centesimi. Il macellaio taglia con accetta e coltello i pezzi di carne sulla panca; la donna ravviva il fuoco con il ventaglio di cartone. Sul muro della chiesa è appesa la pecora sotto un telo. La sera tutto è stato mangiato e si è fatto un buon affare”.
Commovente il racconto non ne avevo mai sentito parlare.
Ti sei dimenticato di citare quello che hanno fatto nei campi di concentramento i tuoi amichetti tedeschi.
Uno che 2019 ancora osanna quella merda di gente può fare solo pena.
Ha avuto la fine che meitava.