Balini, l’ex bagnino del Belsito che divenne ricco con Dallas

Nato nel 1930, insieme ai suoi cinque fratelli, come molti ragazzotti del Lido di Roma, finisce a fare il bagnino.
La leggenda racconta che Vittorio Balini, dopo aver conquistato sulla spiaggia il cuore di una famosa cantante lirica straniera, lasciò Ostia alla fine degli Anni 60 e approdò negli Stati Uniti. Qui era stata appena lanciata la tivù via cavo. Balini si tuffò nel business, proprio mentre in Italia nascevano le prime emittenti private.
Comprò film e telefilm rimasti nei magazzini delle major: b-movie, spaghetti western, ma soprattutto serie televisive. E negli Anni 80 fece il colpaccio, riuscendo ad assicurarsi i diritti della soap opera Dallas e a rivenderli alla Fininvest del giovane Silvio Berlusconi.
Il primo contratto, con il quale l’ex Cavaliere sborsava una cifra da capogiro, venne siglato in un hotel di Parigi su una scatola di cerini. Ma l’indomani Balini tornò da Berlusconi, stracciò la scatola di cerini e rilanciò.
Intuendo il grande potenziale delle tv private e della pubblicità, ridusse il prezzo di Dallas ma in cambio pretese una percentuale su tutti gli spot che sarebbero stati trasmessi durante le puntate.
Ho appena appreso (fonte: Corriere della Sera) che alcuni scienziati europei stanno discutendo circa la sicurezza ambientale delle centrali nucleari a fissione. Uno dei nodi da sciogliere per accedere eventualmente ai finanziamenti europei è l'analisi di costi/benefici, estesa all'intero ciclo di vita delle centrali, incluso il loro smantellamento ed il deposito delle scorie.
Inoltre dovrebbero dirci da quali Paesi esteri verrebbe importato il materiale fissile.
Renato Perago
È veramente incredibile questa storia che guarda caso esce fuori solo dopo la morte di Califano che non può più essere qui a dare la sua versione dei fatti. Tra gli autori risultano in quattro,compreso Califano, che tra l'altro incise anche una sua versione al maschile. La stessa Mia Martini disse che il testo,non un rigo, fu riscritto da Califano. Trovo veramente poco signorile, oserei dire non in linea con la grandezza della poesia che si esprime in questo straordinario pezzo, il voler disconoscere i meriti artistici di Califano, il voler stilare percentuali tra gli autori, tra chi ha scritto un rigo chi due e chi tre.
Conoscevo da tempo Universo25 e Calhoun, di cui ho letto l'originale.
Ovunque sembra si sia per scontata una nozione cruciale... Che cos'è, in dettaglio, un ruolo sociale?
A.V.