L'orso tra i rifiuti, Invisible Horseman

Un orso in pessime condizioni, seduto mentre rovista tra i rifiuti in fiamme di una discarica a cielo aperto alla ricerca di cibo. Lo scatto realizzato da Troy Moth, fotografo canadese, colpisce per la crudezza dell'immagine. Tanto che il fotografo, quando si trovò per la prima volta di fronte a un panorama così desolante, non ebbe il coraggio di immortalare la scena.
"Una volta arrivato in quel lugo incredibile non riuscii a scattare", ha spiegato. "Il giorno dopo decisi di tornare, ero più preparato ad affrontare quella situazione". Moth si trovava in una comunità remota dell'Ontario, in Canada, per girare un documentario. Davanti a lui un'intera vallata disegnata con toni apocalittici: una natura selvaggia invasa da rifiuti umani. Nel mezzo un orso, seduto.
"Ho pianto quando ho scattato la foto, ho pianto quando ci ho lavorato. E di nuovo ho pianto tante volte quando ho ripensato a quel momento. E' sicuramente la fotografia più straziante che io abbia mai scattato", ha scritto Moth condividendo sulla sua pagina Instagram lo scatto, chiamato 'Invisible Horseman - 2017' (il cavaliere invisibile), con un chiaro riferimento ai cavalieri dell'apocalisse.
"Il tema dell'apocalisse è molto evidente in questa fotografia. L'ho percepito quando ho preso la macchinetta e ho scattato la foto. Mi trovavo in un luogo isolato, non c'era nulla per miglia e miglia, solo rifiuti e natura.
In quel momento ho realizzato come tutto quello fosse distante da noi, come tutto quello fosse in realtà invisibile agli occhi umani". Per tematica e toni lo scatto ricorda molto quello, recente, di Justin Hoffman, tra i finalisti del prestigioso concorso Wildlife Photographer of the Year 2017: un cavalluccio marino intento a trascinare un cotton fioc rosa. La foto, realizzata in indonesia, è diventata il simbolo del "mare di plastica" che invade e inquina le nostre acque
Tante, troppe inesattezze in questo articoletto!
Ho appena appreso (fonte: Corriere della Sera) che alcuni scienziati europei stanno discutendo circa la sicurezza ambientale delle centrali nucleari a fissione. Uno dei nodi da sciogliere per accedere eventualmente ai finanziamenti europei è l'analisi di costi/benefici, estesa all'intero ciclo di vita delle centrali, incluso il loro smantellamento ed il deposito delle scorie.
Inoltre dovrebbero dirci da quali Paesi esteri verrebbe importato il materiale fissile.
Renato Perago
È veramente incredibile questa storia che guarda caso esce fuori solo dopo la morte di Califano che non può più essere qui a dare la sua versione dei fatti. Tra gli autori risultano in quattro,compreso Califano, che tra l'altro incise anche una sua versione al maschile. La stessa Mia Martini disse che il testo,non un rigo, fu riscritto da Califano. Trovo veramente poco signorile, oserei dire non in linea con la grandezza della poesia che si esprime in questo straordinario pezzo, il voler disconoscere i meriti artistici di Califano, il voler stilare percentuali tra gli autori, tra chi ha scritto un rigo chi due e chi tre.