100 libri da leggere nella vita: Moby Dick - di Herman Melville

100 libri da leggere nella vita: Moby Dick - di Herman Melville
Moby Dick è un romanzo del 1851 scritto da Herman Melville.
Il libro, capolavoro della letteratura americana, fu pubblicato in due versioni differenti:
Il 2 ottobre 1851 esce a Londra - dall'editore Bentley - col titolo The Whale ("La balena") con modifiche fatte dall'autore e dall'editore per emendare il testo dalle parti considerate oscene, blasfeme e dalle ironie verso la Corona britannica.
In novembre esce a New York - presso l'Editore Harper & Brothers - col titolo definitivo Moby-Dick, or The Whale ("Moby Dick, ossia la balena").
Il romanzo, scritto in un anno e mezzo con dedica all'amico Nathaniel Hawthorne, fu un fallimento commerciale: alla morte di Melville, nel 1891, l'opera era fuori stampa, e ne erano state vendute circa 3200 copie. Fu riscoperto solo negli anni Venti del '900.
Non è un romanzo semplice, un carattere profondo del romanzo è la sua componente allegorica, per mezzo della quale il viaggio del Pequod e la caccia a Moby Dick divengono immagine e simbolo della conoscenza umana e del suo interrogarsi sulla natura del Male nel mondo. La “balena bianca”, animale di per sé mitico e ignoto, terribile e inafferrabile, è quindi il simbolo di un’ossessione conoscitiva.
Mi sarebbe piaciuto vederlo... sono nata a Luzzara nel 1947 e il mio primo ricordo è l'alluvione del 1951.
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Il più grande assassino e genocida della storia.Hitler al confronto distribuiva cioccolatini nei campi di sterminio.
Orribile !!!
Va ricordato che con questa spietata e criminale operazione, finalizzata al nutrimento degli addetti alla trasformazione della Russia da area ad economia agricola ad Area ad economia industriale. La Russia, sotto il dominio degli zar era rimasta indietro di centinaia di anni.
I nefasti effetti dell’immobilismo per la conservazione del potere e la corruzione spiegano senza ovviamente minimamente giustificare questi orrori.
Prima o poi la storia presenta il conto.
Purtroppo però spesso lo pagano le vittime.
In questo caso donne, bambini, vecchi.
Gli uomini erano stati deportati nelle aree dove si lavorava, naturalmente erano lavori forzati.
Bella coppietta Stalin e Hitler, ognuno con le sue buone azioni.
Bah, meglio non pensarci troppo.